Lo fanno tutti, ma rovina il formaggio in 48 ore: ecco perché dovresti smettere subito

Muffe e formaggi

Scopri come conservare il formaggio-basketbrescialeonessa.it

Franco Vallesi

Novembre 5, 2025

Molti lo buttano via pensando sia irrimediabilmente rovinato, ma c’è un modo per salvarlo (e dura settimane).

Il formaggio è tra gli alimenti più presenti nei frigoriferi italiani, apprezzato per la sua versatilità e per il ruolo centrale in molte preparazioni tradizionali. Eppure, pochi sanno davvero come conservarlo correttamente, tanto che la muffa finisce spesso per rovinare pezzi ancora buoni. Il fenomeno è più comune di quanto si pensi e non riguarda solo chi dimentica gli alimenti nei ripiani bassi del frigo.

Una cattiva gestione dell’umidità, materiali inadatti o abitudini sbagliate possono compromettere anche il formaggio acquistato da poco. Non serve una tecnologia complicata, basta conoscere alcuni dettagli pratici per tenerlo fresco più a lungo e evitare sprechi.

Perché si forma la muffa sul formaggio e quali errori la favoriscono

Quando compare la muffa su un pezzo di formaggio, la causa principale è quasi sempre legata all’ambiente in cui viene conservato. Le spore fungine, già presenti nell’aria, trovano condizioni favorevoli quando c’è aria stagnante, umidità e una temperatura non adatta. Il frigorifero, per quanto utile, non è immune da questo problema. Se si usano materiali come la pellicola trasparente, spesso si crea una barriera che blocca il respiro naturale del formaggio, intrappolando umidità all’interno. Questo è l’errore più comune.

Errore
Pellicola per alimenti-basketbrescialeonessa.it

Anche i sacchetti di plastica sigillati rappresentano una trappola: non lasciano uscire il vapore e accelerano la degradazione. Il cassetto della frutta, spesso usato per comodità, ha livelli di umidità troppo alti e instabili per una buona conservazione. In questi contesti, la muffa si sviluppa in poche ore, soprattutto sui formaggi più delicati, come quelli a pasta molle o con crosta fiorita. Il problema non è solo estetico: in alcuni casi, le muffe possono penetrare in profondità, rendendo l’alimento non sicuro.

Il primo passo per evitare che accada è scegliere il materiale giusto per avvolgerlo: la carta per formaggi è progettata per farlo “respirare” senza trattenere troppa umidità. Anche la carta forno può funzionare bene in assenza dell’originale, ma va piegata con attenzione per coprire ogni lato. Una volta avvolto, il formaggio andrebbe inserito in un contenitore con leggera ventilazione, evitando quelli completamente ermetici. Infine, la posizione: la parte centrale del frigo, dove la temperatura è più stabile, è ideale. Evitare il fondo e i bordi, dove il freddo è meno uniforme.

Le regole pratiche per ogni tipo di formaggio e cosa fare se compare la muffa

Non tutti i formaggi si comportano allo stesso modo. Quelli a pasta dura, come il Parmigiano, richiedono meno attenzione: vanno avvolti nella carta giusta e conservati tra i 4 e i 6 gradi, meglio se tagliati solo al momento dell’uso. I formaggi a pasta molle o con crosta fiorita, come il Brie e il Camembert, sono più sensibili. In questo caso è consigliato un contenitore aperto, sempre nella parte centrale del frigo, dove la temperatura si mantiene attorno ai 7 gradi. Bisogna evitare assolutamente la vicinanza con alimenti fortemente odorosi, come cipolle o salumi affumicati, che possono alterarne il sapore.

Discorso diverso per i formaggi erborinati, come il Gorgonzola. Essendo già colonizzati da muffe nobili, è facile confondersi. In questi casi, una proliferazione anomala potrebbe nascondersi dietro un’apparente normalità. Meglio usare sempre carta per formaggi e contenitori semi-chiusi. Anche qui, la temperatura ideale resta tra 4 e 6 gradi.

Ma se la muffa è già comparsa, si può ancora salvare qualcosa? Dipende. Nei formaggi duri, la parte contaminata può essere rimossa con un coltello, eliminando almeno 2-3 cm oltre la zona interessata. Nei formaggi molli, invece, è più complicato: la muffa può penetrare nella massa interna e non è sicuro consumarli. In quel caso, meglio non rischiare. Una cattiva conservazione non solo compromette il gusto, ma può anche rappresentare un pericolo per la salute.

Applicare con costanza queste regole semplici può davvero fare la differenza. Ridurre gli sprechi, mantenere la qualità e gustare il formaggio per tutta la sua durata naturale non è impossibile. Serve solo un po’ di attenzione, qualche gesto quotidiano e gli strumenti giusti. Il resto lo fa il frigorifero — se usato nel modo corretto.