Sembrano un paradosso, ma esistono davvero: ecco i cibi che fanno dimagrire attivando il metabolismo durante la digestione.
Mangiare e dimagrire. È questo il sogno di milioni di persone che cercano di perdere peso senza rinunciare al piacere della tavola. Ed è proprio su questo filo sottile che si muove la teoria dei cibi a calorie negative, alimenti talmente poveri di energia da indurre il nostro corpo a consumare più calorie nel digerirli di quante ne contengano. Non si tratta di magia o pseudoscienza, ma di un principio noto come termogenesi indotta dalla dieta, documentato anche da studi condotti alla fine degli anni ’80 dalla NASA.
Il corpo brucia calorie anche mentre digerisce
Secondo la dietista Jessica Benacchio, il semplice atto di masticare, digerire e assorbire il cibo comporta un dispendio calorico non trascurabile. In altre parole, mangiare consuma energia, e alcuni alimenti — per la loro composizione chimica — possono attivare questo processo in modo più intenso. I cibi a calorie negative sono in genere poveri di grassi, carboidrati e proteine, ma ricchissimi di acqua, fibre e micronutrienti.

La differenza tra l’energia consumata per digerirli e quella introdotta può risultare a saldo negativo, stimolando il metabolismo e contribuendo, nel tempo, al dimagrimento. Tra questi spiccano verdure, frutta, spezie e brodi leggeri: insomma, tutti quegli alimenti che la tradizione mediterranea ha sempre considerato “leggeri” ma che ora trovano conferma anche dal punto di vista metabolico.
Ecco quali sono gli alimenti a calorie negative
Il più noto è senza dubbio il sedano, con appena 20 calorie per 100 grammi, ma capace di attivare un consumo energetico ben superiore grazie alla sua ricchezza d’acqua e fibre. È lo spezza-fame ideale, da consumare crudo, magari come snack in momenti di fame improvvisa. A seguire troviamo il cavolfiore e il cavolo, entrambi con 25 calorie per etto, molto indicati per la cucina al vapore o lessati: oltre a idratare, contrastano anche la ritenzione idrica, una delle cause della cellulite.
Poi c’è il cetriolo, re dell’idratazione con solo 12 calorie ogni 100 grammi e un contenuto d’acqua superiore al 95%. È perfetto per drenare, eliminare tossine e introdurre sali minerali come potassio e fosforo. Da consumare crudo, tagliato sottile, magari in una insalata estiva o sopra un panino vegetariano.
Tra le insalate, le più leggere sono lattuga iceberg (14 kcal), lattuga romana (15 kcal), rucola (28 kcal) e crescione (32 kcal), tutte ricche di vitamine A e K, calcio, folati e potassio. Anche i broccoli sono nella lista, con 34 kcal e tanta vitamina C, mentre gli spinaci ne hanno 23 ma vantano un buon apporto di proteine vegetali.
Le zucchine (17 kcal) stanno vivendo una seconda giovinezza in cucina, soprattutto sotto forma di zoodles, cioè spaghetti vegetali. In più ci sono le barbabietole, con 43 calorie, che forniscono potassio e colore ai piatti.
Inaspettato ma efficace anche il brodo, in particolare quello sgrassato di carne (7 kcal), vegetale (11 kcal) o di pesce (10 kcal). È una base detox perfetta per affrontare diete ipocaloriche o percorsi di depurazione.
Tra i più sorprendenti, c’è anche l’aglio: 41 calorie ogni 100 grammi (seppure nessuno ne mangi così tanto), con una concentrazione notevole di vitamine, antiossidanti e allicina, una molecola con proprietà antibatteriche e antivirali. Attenzione, però: chi assume anticoagulanti dovrebbe consultare il medico prima di consumarne in abbondanza.
Infine ci sono i funghi bianchi, con 26 calorie e una consistenza simile alla carne, ideali per piatti vegetariani e vegani.
Tra scienza e buon senso: come integrarli davvero nella dieta
Questi alimenti, da soli, non fanno miracoli. Non bastano a dimagrire se consumati all’interno di un’alimentazione disordinata o abbinati a cibi troppo calorici. Ma possono rappresentare un valido aiuto per chi vuole perdere peso in modo naturale, senza privazioni estreme.
Il loro punto di forza è la densità calorica bassissima: permettono di riempire lo stomaco, stimolare la sazietà, mantenere idratazione e attivare il metabolismo grazie alla termogenesi. Inoltre, introducono micronutrienti fondamentali, spesso carenti nelle diete iperproteiche o restrittive.
È fondamentale anche come vengono preparati: meglio crudi, al vapore o lessati, senza aggiunta eccessiva di grassi, sale o salse. Perfetti come spuntini, contorni, ma anche come ingredienti base di zuppe, vellutate e insalate creative.
Per chi ha poca voglia di cucinare, il trucco può essere preparare in anticipo porzioni già pronte da tenere in frigo, pronte per essere consumate durante la settimana. E ricordarsi di masticare bene: anche questo processo influisce sul consumo energetico e sul senso di sazietà.
